Let it snow

Buon Natale

BUON NATALE A TUTTI !!!

Foto da : Little Food Junction : dove si possono trovare idee creative per il pasto dei più piccoli (….ma non solo!)

Foto da Gdańsk

Eccoci di rientro da Danzica o Gdańsk , dove siamo andate insieme ad altri colleghi dell’Università, al 7th International Forum on Oxidative Stress and Aging.
Siamo rimaste a Danzica pochi giorni (solo 3) che sono trascorsi velocemente tra le varie sessioni scientifiche e manifestazioni accademiche………….ma non solo, infatti gli amici polacchi in particolare il Prof. Michal Wozniak della Medical University di Danzica che ha organizzato il Forum, ci hanno accolto con una fantastica accoglienza.

Ma andiamo per ordine……..

Il convegno si è svolto presso l’Medical University di Danzica dove le diverse sessioni scientifiche si sono svolte in un clima cordiale e amichevole.
Abbiamo avuto anche l’onore di assistere al rilascio di una Laurea Honoris Causa al Professor Hamaguchi. Ecco alcune immagini della cerimonia:

Al termine delle sessioni …….

………..un bellissimo concerto musicale al pianoforte di Andrey Shibko (The Tchaikovsky Moscow State Conservatory) finalista del International Chopin Piano Competition (Warsaw, Poland)

e infine le cene con piatti tipici……..eccone alcuni esempi oca con rape rosse, formaggio di pecora e patate in tutti i modi !

Non poteva mancare un giro per la città di Danzica !!!
Bisogna sottolineare che la città è davvero deliziosa affacciata sul Mar Baltico e attraversata del fiume Motława. Passeggiando per le sue strade caratterizzate da edifici stretti con bellissime facciate decorate, tutto ricorda che questa ha città ha una ricca storia, spesso caratterizzata da eventi tragici e sanguinosi.

Curiosando tra i negozi si trovano tantissimi oggetti in ambra ma anche squisiti dolci. Tra ques’ultimi ci ha coltipo un curioso negozio artiginale di caramelle coloratissime ecco alcune immagini della preparazione :

Speriamo di poterci tornare presto !

La chimica in cucina

Continua l’appuntamento mensile con il Carnevale della Chimica, per la quinta puntata, il tema è decisamente appetibile, si tratta infatti di “La chimica in cucina“, un tema interessante e che abbiamo già trattato in diverse occasioni anche su Nutrimenti. Basta pensare alle reazioni chimiche che avvengono negli alimenti sia mentre li cuciniamo, sia quando li trattiamo per poterli conservare. Modificazioni composizionali chimiche possono anche spiegare i successi e i fallimenti nell’elaborazione di numerose ricette. Pensiano anche ad argomenti legati alla composizione degli alimenti, al destino dei nutrienti durante la digestione e assorbimento, quali effetti hanno sul metabolismo. Chi ha intenzione di partecipare dovrà inviare la segnalazione del post a Paolo Pascucci, curatore del blog questionedelladecisione.blogspot.com. Il termine ultimo il 21 maggio (massimo il 22 mattina). Noi ci saremo!

Buon Natale

……………..A TUTTI UN SERENO NATALE …………………….

University press

Volete pubblicare della vostra tesi o le dispense del corso di laurea o i risultati di una ricerca o gli atti di un convegno…… ?
University Press potrebbe essere una buona occasione. University press è servizio offerto dalla casa editrice, Scienza Express, rivolto al mondo della ricerca e della didattica universitaria. Infatti sappiamo bene il costo dei testi universitari e la difficoltà che si incontra nel voler veicolare i risultati delle proprie ricerche. L’obiettivo è avvicinare i lettori alla scienza e alla conoscenza utilizzando nuove vie , puntando sulla tecnologia, sulle reti on e off-line. Ogni libro infatti è reperibile nelle librerie on-line e pubblicato anche come e-book. Inoltre su Scienza express è possibile trovare una bacheca virtuale,per coloro che cercano libri di scienza introvabili perché fuori catalogo e non più in vendita.

Le proprietà nutrizionali della giuggiola

giuggiole

Vicino a casa abbiamo piantato un albero di giuggiole alcune anni fa.
I frutti del giuggiolo ( Zizyphus lotus L.) maturano in questo periodo e ho imparato a fare diverse ricette, il brodo di giuggiole, sciroppo e marmellata.
Il giuggiolo, importato dalla Siria dai romani, inizialmente è stato utilizzato come pianta ornamentale, poi considerato e rivalutato come un vero e proprio albero da frutto per le sue interessanti proprietà nutrizionali, tuttavia le giuggiole non si trovano spesso e sono considerate frutti dimenticati.
Nella zona del monte Conero vicino ad Ancona, in passato, gli alberi erano più diffusi e i frutti si usavano per preparare una bevanda fermentata lo zizifo. La tradizione vuole che gli abitanti delle campagne marchigiane lo considerassero pianta sacra e al sorgere e al calar del sole lo onorassero con il segno della croce. Nella civiltà contadina le giuggiole erano considerate tra i frutti pettorali perché indicate per la cura della tosse. Altre testimonianze riferiscono applicazioni della giuggiola come anti-infiammatorio.

Oggi mentre cercavo degli articoli sulla frutta e i loro antiossidanti, mi sono imbattuta in un articolo in cui ci sono dati interessanti sulle proprietà nutrizionali della giuggiola: Zizyphus lotus L. (Desf.) modulates antioxidant activity and human T-cell proliferation. Gli autori hanno quantificato i livelli di vitamina A, vitamina C, vitamina E nei frutti, semi, foglie e radici del giuggiolo. Inoltre è stata studiata l’attività biologica degli estratti acquosi dei frutti e altre parti dell’albero, in particolare è stato valutato l’effetto sulla proliferazione dei linfociti T. I risultati ottenuti hanno evidenziato un effetto significativo sulla proliferazione delle cellule e confermano che alcune molecole sintetizzate possano esercitare un ruolo modulatore sulle cellule del sistema immunitario.

Ecco l’articolo

E ora qualche ricetta tratta da un manuale sui frutti antichi che scrissi alcuni anni fa con l’agronomo Stefano Tellarini.

Come si prepara il brodo di giuggiole? ci sono diverse versioni. Il decotto può essere preparato approssimativamente come segue: acqua ½ litro, giuggiole ben mature 1/2 kilogrammo e 100 grammi di miele, far bollire per far spappolare i frutti, poi filtrare.

Sciroppo di giuggiole: Mescolare giuggiole e zucchero in proporzione 1:0,5. Conservare in recipienti di vetro e girare di tanto in tanto per facilitare il dissolvimento dello zucchero.

Liquore di giuggiole Ingredienti: 500 g di giuggiole, 0.5 litri di alcool, 2 hg di zucchero, scorza di limone non trattato, mezzo baccello di vaniglia. Porre tutto in un vaso , coprire e mettere all’aperto. Mescolare di tanto in tanto per agevolare lo scioglimento dello zucchero. Far maturare per qualche mese. Le giuggiole le potrete usare come snack dopo pranzo, il liquore troverà impiego come digestivo.

Biodiversità e qualità nutrizionale

Il mese di Settembre è stato denso di impegni e non è ancora finita. Dopo il convegno di eri su Celiachia e nutrizione che ha registrato una partecipazione altissima, oggi pomeriggio sarà all’Oasi Ripa Bianca di Jesi per il 2° incontro di Bio – cultura : per una cultura del biologico e della biodiversità a 360° Oggi pomeriggio dalle ore 16.00 ci sarà una tavola rotonda : “Biodiversità rurale: dal territorio alla tavola esperienze e progetti” a cui parteciperò parlando di “Qualità nutrizionale dei prodotti alimentari dal capo alla tavola: filiere a confronto” che mi permetterà di illustrare alcuni dei risultati acquisiti nelle ricerche condotte nel nostro dipartimento. Alla fine della tavola rotonda un percorso degustativo a cura dell’associazione Orto Antico. Ecco il programma della manifestazione che si svolgerà anche domani.

Food for Thought

Cosa succede nel cervello e nel nostro organismo quando siamo colti da un attacco di fame? Ci fanno da guida Dwayne Godwin e Jorge Cham con il loro fumetto che ha vinto la categoria Informational Posters and Graphics del 2009 Science and Engineering Visualization Challenge.

via

Biodiversità del pomodoro: effetti sulle caratteristiche nutrizionali

Numerosi studi epidemiologici hanno dimostrato che il consumo di pomodoro è associato ad una diminuzione del rischio di insorgenza di malattie umane associate al danno ossidativo come le malattie cardiovascolari e il cancro. Tale ruolo protettivo è attribuito ai nutrienti in essi contenuti come vitamine e fitonutrienti, tra cui il licopene, che svolgono ruoli regolatori del metabolismo e di funzioni cellulari e proteggono dal danno ossidativo (ruolo antiossidante).

Quando pensiamo al pomodoro, normalmente ci viene in mente un frutto di colore rosso, dalla forma più o meno tondeggiante. In realtà nel mondo esistono oltre 1000 varietà di pomodori; molte cultivar di pomodoro sono oggi ormai quasi scomparse, soppiantate da altre caratterizzate da una maggiore resistenza a patogeni, uniformità di prodotto e adattamento a diverse condizioni pedo-climatiche. Quindi, nonostante le cultivar rosse siano le uniche presenti in commercio, il pomodoro può assumere colorazioni differenti si va dalle cultivar di colore bianco a quelle di gialle , rosa , arancioni, verdi (anche a maturazione), e persino violacee e forme differenti esistono pomodori lunghi, rotondi e molto grossi o a forma di ciliegia, riuniti in grappoli.

Questa varietà si manifesta oltre che nell’aspetto anche da un punto di vista nutrizionale ?

A questa domanda abbiamo cercato di rispondere nel nostro laboratorio studiando le caratteristiche nutrizionali, tra cui il potere antiossidante totale, di ben 14 diverse cultivar, differenti per forma, dimensione e colore. Il potere antiossidante totale è stato valutato utilizzando diverse metodiche tra cui mediante la valutazione dei livelli ORAC, ossia sigla che indica “Oxygen Radical Absorbance Capacity” . Fino ad oggi sono stati valutati i livelli ORAC e la capacità antiossidante di centinaia tra i piu’ comuni alimenti di origine vegetale. Questi dati pubblicati nella rivista “Journal of Agricultural and Food Chemistry” hanno permesso la creazione di un database USDA Nutrient Database.

I risultati hanno evidenziato una grande variabilità nelle proprietà nutrizionali e antiossidanti tra le diverse cultivar di pomodoro. In particolare, le varietà Spoon, Wild Messico piccolo, Pendolino di Senigallia sono le cultivar che hanno mostrato le maggiori proprietà antiossidanti. Confrontando questo dato con quelli riportati dalla letteratura scientifica, risulta che molte varietà da noi studiate hanno un potere antiossidante molto più elevato.

Questi risultati possono rappresentare un elemento importante nella valorizzazione di queste cultivar di pomodori che si distinguono oltre che per le ottime qualità gustative anche per le proprietà nutrizionali e antiossidanti e che quindi potrebbero rappresentare valide alternative alle varietà presenti più comunemente in commercio.

Lo studio è stato possibile grazie al signor Lo Giudice Edoardo socio A.R.CO.P.A (Associazione Ricerca e Conservazione Piante Alimentari) responsabile del progetto “Orto Antico” di Camerata Picena (Ancona) che ha lo scopo di recuperare vecchie varietà orticole ormai rare.